Premessa
Il Nearfest è, insieme al Baja Prog Messicano, la piu' grande manifestazione di rock progressivo del mondo. Si tiene tutti gli anni a Bethelhem, un simpatico paese della Pensilvanya ad un ora e mezza di starda da New York.
Sul palco hanno suonato le piu' importanti band del mondo e negli spazi limitofi si possono incontrare musicisti dei Gentle Giant, pittori di copertine dei Genesis ed addetti ai lavori provenienti da tutto il pianeta
Quest'anno il cast prevedeva la presenza di Hawkind, Magma, Magenta e...Maschera di Cera.....I 1500 biglietti erano esauri ti da tempo
Questo è una testimonianza collaterale. La versione di Corvaglia và dritta al puinto; pulita e precisa come un agente delle tasse.
La mia vorrebbe essere più "di costume". Spero che vi piaccia.
Vigilia e partenza
Se volete andare negli Stati Uniti senza richiedere il visto all'ambasciata a Roma dovete avere il Passaporto Elettronico. Ciò comporta una domanda alla questura di competenza, un attesa media di 40 giorni ed una spesa di circa 90 euro.
Fatto ciò si puo' accedere al programma Visa Weaver, che da diritto a restare in Usa fino a 90 giorni per turismo e diletto. Ricordatevi che fin dal banco del ceck-in di Malpensa sia la polizia italiana che quella americana prrendono molto sul serio il concetto di sicurezza. Quindi niente accendini, niente forbicine, niente lattine...nientre che possa essere lontanamente usato per fare casini.
Memori da esperienza passate in cui si viaggiava con la stessa noncuranza con la quale si saliva sul treno tutto ciò fa un po' impressione. Tuttavia le operazioni di imbarco non hanno presentato difficoltà.
La grossa menata è il doversi alzare alle 4 di mattina, partire da Genova alle 5 per essere in aeroporto a Milano (che di Milano ha solo il nome visto che ci vuole un ora di macchina da piazza duomo...) almeno due ore prima della partenza.
Così alle 7 ci siamo ritrovati assonnati e eccitati al via.
Del Mio Volo
Per alcuni di noi è la terza volta che vallichiamo l'oceano. Si puo notare subito che solo 10 anni fa davano cuffie per tv e beveraggi alcoolici gratis. Oggi si deve pagare tutto. Solo il pranzo è gratuito. Ma la qualità del cibo è peggiorata di molto. In compenso il volo è stato tranquillo e senza aproblemi. Ultima nota: i film che danno sull'aereo sono delle versioni accorciate di quelli che si vedono al cineme. Il doppiaggio in Italiano, ove presente, sembra fatto dai membri dell'equipaggio dopo aver bevuto....
Il banco del mutuo soccorso
Ci avviciniamo un po' timorosi al controllo passaporti e bagagli. Avevamo sentito dire di doganieri inflessibili, di leggendari poliziotti di colore che frugavano negli zainetti alla ricerca di cd e dvd......e invece tutto a meraviglia. Personale gentile che parla un buon inglese senza accenti particolari. Addirittura uno di loro si informa su che genere di musiaca facciamo e comincia a di discutere di Genesis....
Nel frattempo ci prendono le impronte dei diti medi destro e sinistro (si dice diti qualora si intenda lo stesso dito di entrambe le mani...) e una bella foto digitale.
Pochi minuti e siamo in America. Dove tutto è piu' grande.
Jet Lag and other stories
Per uscire dall'aeroporto di Fladelfia puo' aiutare l'esperienza di un trapper dei Grandi Laghi. Il traffico ricorda molto quello di casa nostra. Solo meno disiplinato e con piu' veicoli. Per fortuna il nostro driver è molto simpatico e in un oretta e mezza, dopo averci parlato della bellezza del paesaggio, ci deposita in albergo.
Non dimenticate che abbiamo 6 ore di fuso orario da assimilare. Qui sono le 16.00 e i nostri corpi vivono alle 22.00
Per migliorare la cosa l'ora di cena corrispode a circa le 2 di notte. Ma da veri viaggiatori non ci formalizziamo. Mangiamo da par nostro le prime bistecche e beviamo come di consueto. Una notte di sonno e la mattina siamo perfettamente integrati nel paesaggio.
Il banchetto
La Maschera di Cera quando mangia non fa sconti a nessuno. Se poi si trova una colazione a buffet a base di salsiccie, uova, bacon, dolcetti, marmellate, yogurt, frutta, succo d'arancia e caffè,.....gratis...beh...potete solo immaginare.
Alle nove ora locale un pranzo completo.
In quattro giorni siamo riusciti a inglobare tante calorie per il resto dell'anno. Non ho assaggiato niente che non fosse piu' grasso, piu' grosso, piu' zuccherato e piu' tutto di quello che si trova in Italia.
Non ho visto un insalata che non avesse almeno una componente di origine animale: insalata con pezzi di pollo, di tacchino, di manzo, di bisonte..credo che il povero Monetti, nostro flautista vegetariano, sia stato visto brucare l'erba del parco dell'hotel...
Naturalmente nessuno di noi vuol passare per una signorina e quindi pranzi, cene e bevute vengono onorati come si conviene. Vivessimo li un mese, moriremmo.
Friends will be friends
L'organizzazione dell'evento è puntigliosa. Il teatro è modernissimo. una vasta platea discendente e una galleria sopraelevata permenttono un acustica perfetta.
La security è efficente e reattiva; senza pass nominale non si va nenache in bagno. Tutto lo staff è microfonato e persino li addetti alle pulizie sono in rete. Tuttavia è un lavoro discreto che quasi resta sullo sfondo.
Poi ci sono i ragazzi che hanno organizzato tutto ciò: se dovessi ringraziarli uno ad uno occuperei mezzo computer. Preciso solo che senza il loro impegno, la loro gentilezza e la loro comprensione per le nostre..stranezze...tutto questo non sarebbe stato possibile.
Non li dimenticheremo mai e resteranno sempre nei nostri cuori, Se poi avessero dei van con il cambio manuale anzichè automatico sarebbero perfetti. Ma non si puo' avere tutto, vero ?
Live in Usa
Due parole sui concerto: pazzesco! Bastava guardare il pubblico per capirtlo. Corvaglia cantava con parole di fuoco e tutto il teatro ascoltava rapito.
Buona parte degli spettatori muoveva la bocca come se conoscesse i testi (in italiano) a memoria..
Dopo una premessa così lunga appare ovvio sottolineare che anche la parte tecnica (strumenti, tecnici luci, fonici, roadies, catering) è stata all'altezza. Se il concerto è andato alla grande bisogna ringraziare tutti loro per l'impegno profuso e per la professionalità.
E' festa !!
Non capita tutti i giorni di vedere 100 persone in fila per avere un autografo dalla Maschera di cera. E' successo anche questo. E dopo la grande festa finale con musicisti, crew, autisti, polizziotti. Un gran manicomio dove si parla una lingua ibrida tra italiano, inglese, francese e dialetto ortonese.
Una nottata di baldoria in cui scambiarsi pacche sulle spalle, bere birra ghiacciata ( meglio in bottiglietta; quella alla spina è veramente acquosa) e sparare cazzate.
Ma poi arriva l'alba. E' tempo di ritornare a casa. Dopo i fasti dell'america si riatterra a Milano. Fa caldo. Il nostro fedele e barbuto autista, Isaia, è pronto col minibus. Siamo tornati.
O, come disse Sam ne I rifugi Oscuri,"I'm back"
Alberto